Associazione Museo armi leggere: Nicoli al vertice. «Stiamo perdendo occasioni»

  • Giugno 16, 2022

L’associazione ‘Museo internazionale delle armi leggere’ di Terni (Mialt) alla scadenza del triennio, come previsto dallo statuto, ha provveduto a rinnovare il proprio consiglio direttivo che, a sua volta, ha eletto Pietro Nicoli nuovo presidente, succedendo al generale Benigno Riso che ha condotto il Mialt per due mandati. Vice presidente è stato eletto il consigliere Gabriele Cardona.

Chi è il nuovo presidente

Pietro Nicoli è un veterano dell’associazione, per anni segretario e vice presidente, vanta un nutrito curriculum per aver trascorso oltre 40 anni di attività lavorativa presso l’allora fabbrica d’armi dell’Esercito, oggi Polo di mantenimento delle armi leggere, con incarichi specifici nel settore.

Stallo continuo

Il suo impegno sarà quello di non lasciare nulla di intentato per la realizzazione del museo delle armi che ormai da anni è in una situazione di stallo completo. Elemento, questo, che certifica lo scarso interesse delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo, e tutto ciò non può che amareggiare che non ha mai smesso di impegnarsi sul punto.

Le origini dell’idea

L’iniziativa di costituire a Terni un museo delle armi, simbolo della città, fu intrapresa nei primi anni ’90. Proprio su richiesta dell’associazione, il ministero della Difesa determinò la dismissione dei locali già sede della Scuola armaioli dell’Esercito, per assegnarli al Mialt che però, per mancanza di fondi, non fu in grado di fare fronte alla richiesta di 263 milioni di lire. Così li offrì al Comune di Terni che nel 1999 formalizzò l’acquisto di tutta l’area con una superficie di 36 mila metri quadrati, di cui 21 mila coperti.

Lo stop ai lavori e il contratto

Successivamente il Mialt interessò il senatore Guido De Guidi e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Enrico Micheli che ottennero dall’allora ministro dei beni culturali, Giovanna Melandri, un finanziamento di 2,5 miliardi di lire per la ristrutturazione dell’area e degli immobili. I lavori furono avviati ma ben presto si arenarono perché i fondi stanziati si rivelarono insufficienti. Ad oggi la struttura è in completo abbandono e, tra l’altro, secondo il disposto di un articolo del contratto di acquisto che recita testualmente ‘il contratto deve senz’altro intendersi risolto nel caso entro il termine di tre anni decorrenti dalla data di approvazione dello stesso, l’immobile compravenduto non sia stato effettivamente adibito a museo delle armi’, il bene dovrebbe tornare nella disponibilità del demanio.

Amarezza

Nel corso degli anni non risulta che le varie amministrazioni comunali abbiano richiesto fondi per il completamento dei lavori, magari con accesso alle risorse europee. Eloquente il fatto che oggi il progetto museale non sia stato inserito nel Pnrr. «Tutto questo – osserva il neo presidente Nicoli – offende le coscienze di tutti coloro dell’associazione che hanno creduto nell’iniziativa e si sono impegnati per la sua realizzazione, molti dei quali non sono più tra noi. Non solo, quanto occorso costituisce inoltre un atto irriverente nei confronti del ministero della Difesa che intese accogliere la richiesta del Mialt, mettendo a disposizione l’area e il materiale espositivo che avrebbe ceduto gratuitamente una volta terminati i lavori e adottati i sistemi di sicurezza dettati dalla normativa».

«Città privata di un’attrazione importante»

«Tutto ciò – prosegue Pietro Nicoli – è previsto in una convenzione tra il vertice militare competente ed il Comune di Terni, stipulata con solenne cerimonia con tanto di concessione del Thyrus d’oro al generale che rappresentava il comando. Ma la mancata realizzazione del museo ed il buio totale che si intravede all’orizzonte è soprattutto uno schiaffo alla città, privata di un’attrazione turistica che rappresenterebbe la sua storia e la sua cultura unitamente al Pmal, oggi in sofferenza per la mancanza di personale civile. Ma la speranza è l’ultima a morire e l’auspicio è quello che Terni continui ad essere la sede di quello che con ingegno, laboriosità ed orgoglio è stato un vanto in un secolo e mezzo di storia, raccontata anche attraverso il museo delle armi».

Fonte: Umbria On

Articolo di Pietro Nicoli – Presidente associazione Mialt
Info & Contatti

E-mail: info@museodellearmi.com

P.M.A.L. - Polo di Mantenimento delle Armi Leggere

Viale Benedetto Brin, 149 - 05100 Terni.

La Raccolta Tecnica del Polo di Mantenimento delle Armi Leggere di Terni (P.M.A.L.) è visitabile previa prenotazione, l’ultimo sabato di ogni mese dalle ore 9.00 alle ore 12.00.